Stop! Concerti a piazza del Plebiscito.

Si, alle manifestazioni politiche e culturali che rientrano nei 12 mila metri quadrati.

Arriva la dolente notizia sulle nuove disposizioni per ridimensionare i concerti in Piazza del Plebiscito. Il soprintendente ai beni architettonici di Napoli, Giorgio Cozzolino annuncia il nuovo decreto, una comunicazione che comporta non poche polemiche, soprattutto in vista di due importanti concerti attesi: Pino Daniele e Mark Knopfler, spostati, il primo al Foro Italico di Roma e il secondo all’Arena Flegrea-Mostra D’Oltremare.

La decisione scuote malcontento fra le mura del Comune di Napoli che si oppone e fa ricorso al TAR. Nel decreto, si puntualizza che sarà concesso uno spazio di soli 12mila metri quadrati con ulteriori limitazioni anche sulle attrezzature (strutture di non più di 20 metri di altezza, backstage, camerini, zona tir ecc …) una disposizione meno invasiva che garantirà il godimento del suolo pubblico ai visitatori e ai beni monumentali della piazza.

Si, agli eventi, ma non a quelli di grosso calibro, bensì puntare sulle manifestazioni a carattere culturale, politico, religioso, militare, ricreativo, di spettacolo, purché temporanee.

Sembrava che l’”austerity” non avesse colpito i grandi eventi nelle storiche piazze italiane, o almeno che piazza del Plebiscito ne fosse immune, visto anche il recente concerto della star internazionale, Bruce Springsteen che ha portato migliaia visitatori e fan da tutt’Italia. Un successo anche sul fronte del turismo culturale che ha messo in luce la vera ricchezza di Napoli, il suo patrimonio artistico e culturale.

Diciamo addio alle grandi star e alle installazioni d’arte che hanno distinto il “salotto buono” di Napoli.

E voi siete contrari o a favore del decreto?

 

 

Pubblicato da incarte

Nata a Napoli ha intrapreso una formazione artistica fra arte, cultura e spettacolo.