Una scoperta sensazionale, il ritrovamento degli affreschi nascosti nella cappella di Maria Carolina. Si cercano gli autori.
Gli affreschi ritrovati di Palazzo Reale, rappresentano un grande valore storico ed artistico che si inseriscono nel patrimonio culturale della città. Un lavoro di recupero è quello che ha portato alla luce le originali ed uniche decorazioni risalenti al periodo settecentesco della reggia napoletana, curato da Gina Carla Ascione, storica dell’arte e già direttrice del Museo di Palazzo Reale.
Durante i fitti lavori di restauro sono emerse pitture, paesaggi e figure dalle cromie tipiche dell’ epoca, negli ambienti che costituirono l’appartamento di Maria Cristina di Savoia, moglie di Ferdinando II di Borbone e madre di Francesco II, ultimo re delle Due Sicilie.
Una scoperta fortuita è quella degli affreschi, recuperati dietro un’ intercapedine posta alle spalle della parete su cui poggia, l’altare ottocentesco della cappella privata di Maria Cristina. Celati e invisibili, a lungo protetti da un controsoffitto di tela che li ha riparati sin oggi, sono apparsi due angeli che reggono una tenda, putti che sollevano drappi, e alcuni medaglioni.
Dalla meraviglia per il prezioso ritrovamento si è passati allo studio , alla ricerca degli autori che maggiormente si sono contesi le varie attribuzioni: secondo la storica dell’arte Gina Ascione potrebbe rivelarsi, il nome di Nicola Maria Rossi che in quegli appartamenti reali ha lavorato, insieme anche a nomi del calibro quali Francesco Solimena, che decorò l’alcova di re Carlo, e Francesco de Mura che abbellì un paio di ambienti, infine Domenico Antonio Vaccaro che decorò i passetti.
Ora l’intento è quello di cercare di ricostruire il periodo storico con tutto l’entourage artistico che fermentava a corte, nei vari periodi di ascese e decadenze di casa reale Borbone. Un’altro gioiello che si aggiunge allo scrigno che costituisce il tesoro napoletano.
Per maggiori info
http://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_scoperta_affreschi_palazzo_reale/notizie/0/292793.shtml
