Una mostra fotografica sul Vesuvio dal 6 al 28 agosto – Roberta De Maddi veste fra tagli di luci, il vulcano.

Riusciamo a immaginare Napoli senza il suo Vesuvio ? No. E’ molto difficile pensarlo, getteremo secoli di storia e di cultura al vento e di certo non si chiamerebbe più Napoli.
Muterebbe di colpo l’iconografia della città che deve il suo fascino all’incanto sinistro e magnanimo, al tempo stesso, del dormiente Sterminator Vesevo come amò definirlo Giacomo Leopardi nella poesia La Ginestra e poi Matilde Serao nel «diario dell’eruzione aprile 1906 »
Nei Grand Tour di artisti e pensatori, Napoli non poteva mancare, cosi come la salita al Monte Somma e al cono del Vesuvio erano mete indispensabili da aggiungere al proprio bagaglio personale. Oggi come allora il Vesuvio attira milioni di visitatori da ogni parte del mondo.
Sono proprio i cambiamenti climatici che lambiscono il profilo energico del Vesuvio, i protagonisti degli scatti realizzati dalla fotoreporter Roberta De Maddi, durante le varie riprese, realizzati in diverse fasi del giorno. Immagini inedite fra fulmini, neve e sprazzi di luce ingigantiscono la mole del vulcano, e lo catturano di volta in volta diverso. Un’ eruzione di scatti …
Il Vesuvio è soggetto a mille umori repentini simile all’umore del suo popolo che da millenni convive con una terribile e dolce minaccia che arde d’amore in Partenope.
Il progetto fotografico è un tributo della foto giornalista alla sua città natale, città dalla quale si può partire ma in cui si vuole ostinatamente ritornare.
Dove e quando
La mostra si terrà dal 6 al 28 agosto nel complesso monumentale di San Severo al Pendino in via Duomo 286, dal lunedi al sabato dalle ore 9.00 alle 19.00
Il vernissage è previsto il 6 agosto alle ore 17.00.