Scatta il conto alla rovescia, le vele sfilano.

Coppa America si, Coppa America no … sono le opinioni che dividono il popolo napoletano delle ultime due settimane. Da un lato i favorevoli che vedono l’evento come una ghiotta opportunità per rilanciare l’immagine di Napoli, rilegata non soltanto all’apparenza della “bella cartolina” ma offrendole un valore in più che si apre ad investire in comunicazione: turismo culturale e sociale. Quindi business …

L’altro lato è accompagnato dagli sfavorevoli, che valutano l’evento nel suo complesso economico, giudicato dispendioso e inopportuno quasi insostenibile per una città povera come Napoli.  E poi se ci mettiamo le altre difficoltà degli ultimi giorni, il crollo alla Riviera di Chiaia, e i vari cori di proteste lanciate al comune sulla questione ztl, allora le cose cambiano.

Con o senza intese, Coppa America c’è, e domani iniziano le prime regate.

A calarsi nel vivo del match, prenderanno il mare dalle ore 13:45 i catamarani AC45 nel campo compreso tra Mergellina e Posillipo, con l’avvio del match race e poi sfileranno nelle regate di flotta. Il percorso è della durata poco più di cinque miglia ed è prevedibile che i veloci catamarani Ac45 raggiungeranno la velocità di circa 30/40 nodi, in circa 15 minuti.

L’elogio più in vista è per Luna Rossa Piranha capitanato dallo skipper Chris Draper, che l’anno scorso uscì fra gli applausi e chiuderà i match race sfidando gli svedesi di Artemis, guidato dal più giovane timoniere del circuito, il ventiduenne Charlie Ekberg.

Dopo Napoli, il testimone delle World Series passerà alla Luis Vuitton Cup di San Francisco. Tutti gli occhi del mondo saranno su Napoli, a cui seguiranno collegamenti in diretta, interviste, approfondimenti, news, e spettacoli vari.

Pubblicato da incarte

Nata a Napoli ha intrapreso una formazione artistica fra arte, cultura e spettacolo.