Canova, a distanza di ben 197 anni dalla sua morte, incanta il pubblico e riempie le sale del Museo MANN di Napoli, con la grande mostra dedicata al suo genio “Canova e l’Antico” inaugurata il mese scorso.
Dal 25 aprile è entrata a far parte dell’esposizione la scultura della “Pace” presa in prestito in via eccezionale dal Museo Bogdan e Varvara Khanenko di Kiev. La “Pace” come suggerisce il titolo di questa imponente scultura di marmo è un’opera dal forte valore simbolico, realizzata da Antonio Canova tra il 1811 e il 1815, e che esprime i segni visibili delle tormentate vicende storiche e politiche dell’Europa di quegli anni. Un capolavoro che reca un messaggio universale e da restituire al mondo contemporaneo, travolto da guerre civili, guerriglie, atti bellici, colpi di stato e cambiamenti governativi, attuali.
La “Pace” è alla sua seconda uscita in assoluto da Kiev: la prima fu per l’esposizione tenutasi su Canova a Bassano del Grappa nel 2003. Un’opera di inestimabile bellezza densa di mistero, ignorata al pubblico fino al suo ritrovamento, avvenuto circa quindici anni fa, da parte di Irina Artemieva (Conservatrice dell’Arte veneta, Museo Statale Ermitage) che rinvenne una lettera di Antonio Canova inviata all’ambasciatore russo a Vienna che fece da mediatore nella commissione: il carteggio era rimasto custodito nella Sezione Manoscritti della Biblioteca Nazionale di Russia a San Pietroburgo.
La statua della “Pace” rivela una storia straordinaria che passa dalla committenza legata al principe Nicolaj Rumianzev ai preparativi della Campagna di Russia di Napoleone nel 1812.
Il Museo MANN con la mostra Canova e l’Antico ha confermato il trend positivo: in crescita del 33% delle presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e ha toccato quota delle 110mila presenze.
Un momento d’oro per la cultura napoletana, e per il Direttore del Museo Archeologico Nazionale, Paolo Giulierini, il quale annuncia grandi novità in programma.
INFO: https://www.museoarcheologiconapoli.it/
