La piccola locomotiva a vapore diede il via all’era del trasporto al sud
Locomotiva Longridge 3 ottobre 1839
Così fu battezzato il «piccolo trenino» che percorse 7 km e 250 m, oltre un secolo e mezzo fa, sulla prima linea ferroviaria del sud, Napoli-Portici.
Un grande progetto innovativo, quello voluto dal re Ferdinando II delle Due Sicilie, che aveva affidato agli inglesi (pionieri della rivoluzione industriale) la realizzazione del primo treno a vapore «Locomotiva Longridge». Composto da 8 vagoni, il primo treno percorse la tratta in 9 minuti e mezzo, destando all’ epoca grande stupore, a cui seguì la «Locomotiva Vesuvio» che trainò il primo treno inaugurale, dal peso considerevole di 13 tonnellate generando una potenza di 65 CV alla velocità di 50 km/ora, trainando 7 carrozze dal peso di 46 tonnellate totale; e infine la «Locomotiva Bayard» giunta il primo dicembre del 1839.
La costruzione della prima linea ferroviaria del sud, fu accolta tra gride di esultanza e gioia poichè si intravide il sogno di accorciare le distanze e intraprendere viaggi sia di piacere che di lavoro, ideale per spostarsi da un luogo all’altro in breve tempo; questo fermento iniziale diede il via a quello che verrà definito come processo di crescita economica e sociale e culturale del Paese, e sfocerà nel periodo dell’unificazione d’Italia.
Nei documenti ufficiali si legge che il primo viaggio trasportò ben 258 passeggeri, il cui numero crebbe a dismisura nei successivi quaranta giorni, fino a raggiungere la quota di 85.759 passeggeri che usufruivano del nuovo mezzo di trasporto a vapore.
In seguito alla linea ferroviaria Napoli-Portici si aggiunsero al resto del tronco: la linea per Castellammare e nel 1844, la diramazione per Pompei, Angri, Pagani e Nocera Inferiore, e soltanto nel 1846 l’ingegniere Bayard ottenne la concessione per il prolungamento su San Severino e Avellino.
Ai lettori invitiamo a visitare il Museo Nazionale Ferroviario di Napoli Pietrarsa